Central Park è uno dei luoghi più amati di New York. Un'enorme distesa di verde che copre più di 340 ettari, noto per essere il polmone di New York. Ma prima della costruzione di Central Park nel 1858, un agglomerato di sette isolati lungo la frangia occidentale del parco ospitava il Seneca Village, un'enclave afroamericana che offriva ai suoi abitanti un rifugio dalle condizioni malsane e dal razzismo dilagante che si vivevano nella parte bassa di Manhattan, oltre all'opportunità di diventare proprietari di immobili e di costruire una nuova comunità.
I giornali che favorirono la creazione del parco definirono il Seneca Village come un luogo di degrado, una baraccopoli, ma le prove archeologiche e la documentazione dell'epoca dimostrano che si trattava di una comunità colta e di classe media. Sebbene la maggior parte dei residenti fosse afroamericana, il villaggio contava anche una consistente popolazione di immigrati irlandesi e tedeschi. Questo mix di residenti lo rese un esempio unico di comunità integrata, soprattutto per l'epoca, e il villaggio vantava chiese e una scuola.
Quando la città acquistò il terreno per Central Park attraverso la procedura di esproprio, i residenti del Seneca Village furono sloggiati e dimenticati. Negli anni '90, gli storici hanno riscoperto il villaggio, dando vita a un progetto in corso per scoprire la storia di questo luogo straordinario.
Visita l'antico sito del Seneca Village con una guida formata da National Geographic, che condividerà le storie degli abitanti che un tempo crearono una comunità in questo luogo. Vedrai inoltre il sito degli scavi archeologici a Central Park, che hanno portato alla luce questa storia poco conosciuta.